Il diabete di tipo I, la malattia endocrino-metabolica più frequente dell’infanzia e dell’adolescenza, è caratterizzata da una ridotta o assente secrezione d’insulina, ormone prodotto dal pancreas. L’insulina è indispensabile alla vita: permette, come se fosse un “chiave”, l’ingresso del glucosio nelle cellule.
Il diabete di tipo I è una malattia autoimmune, non è una patologia infettiva e pertanto non può esser trasmessa ad altre persone.
A tutt’oggi l’unica cura per il diabete di tipo I è la terapia insulinica quotidiana attraverso CSII (continuos sottocutaneus insulin infusion) con microinfusore oppure MDI (muliple daily infusion) con le penne.
I sintomi attraverso cui si può riconoscere uno stato di alterazione anormale del livello glicemico sono leggermente differenti da persona a persona, ma sono comunque riscontrabili generalmente dai medesimi segni.
Sono ovviamente differenti i sintomi della glicemia sopra i normali livelli (iperglicemia) da quelli della glicemia sotto i normali livelli (ipoglicemia).
E’ importante imparare a riconoscerli.
SINTOMI DI IPERGLICEMIA
L’iperglicemia porta a conseguenze gravi in tempi lunghi (giorni). E’ importante riconoscerla ed agire per riportare il livello glicemico nei limiti, ma generalmente non e’ urgente attuare le azioni correttive (sono disponibili ore).
- alito acetonemico
- sete persistente
- stimolo ad urinare
SINTOMI DI IPOGLICEMIA
L’ipoglicemia porta a conseguenze gravi e pericolose in tempi brevi (minuti!).
E’ importante riconoscerla immediatamente per riportare il livello glicemico sopra i valori minimi.
Quando l’episodio di ipoglicemia avviene fuori casa (scuola, sport, ecc.. ), é necessario informare sempre i genitori dell’accaduto.
semplice sensazione di fame | somministrare zuccheri complessi (carboidrati, pane, ecc…) |
fame imperiosa, crampi allo stomaco |
somministrare zuccheri complessi (carboidrati, pane, ecc…) |
sudorazione fredda, debolezza fisica, sbalzi di umore |
somministrare zuccheri semplici (bevanda zuccherata, caramelle, biscotti) , poi carboidrati, pane, ecc… |
impressione di malore, piccoli tremori, movimenti incerti, sonnolenza |
somministrare zuccheri a rapido assorbimento, in assenza somministrare velocemente zuccheri semplici (zucchero, bevanda zuccherata, caramelle, biscotti) , poi carboidrati, pane, ecc… |
risposte incoerenti, impedimenti motori, sonnolenza, perdita di coscienza |
somministrare zuccheri a rapido assorbimento; in caso di impossibilita’ ad assumere alimenti, praticare una iniezione intramuscolare di Glucagone e somministrare velocemente zuccheri. Chiedere l’intervento urgente del medico che puo’somministrare zuccheri via endovena. |
Sintomi di ipoglicemia più severa richiedono interventi pronti e rapidissimi delle unita’ mediche di pronto soccorso.
Rivolgersi all’AAGD Lombardia, ad un medico o ad un centro sanitario che indirizzerà la famiglia verso un centro ospedaliero. Il centro ospedaliero, fatte le analisi necessarie, provvederà a stabilire la terapia insulinica adatta.
Normalmente il centro ospedaliero di cura, durante il periodo di ricovero, provvederà ad istruire il giovane paziente e la sua famiglia in modo da renderli in grado di gestire autonomamente, a domicilio, la nuova condizione.
Il periodo dell’esordio è certamente un periodo di grande ansia e confusione per il neo-diabetico e la sua famiglia. L’aiuto e le informazioni che il centro ospedaliero di cura fornisce in quel frangente sono importantissimi!
Avviene poi che in un periodo successivo all’esordio, il diabete sembra essersi dimenticato del giovane paziente. E’ la fase di remissione, detta anche “luna di miele”, ma dura solo per un breve arco di giorni, poi si riscontra la usuale necessità di insulina dall’esterno per stabilizzare la glicemia.